Dal 1° gennaio 2024 ZES unica per il Mezzogiorno

A partire dal 1° gennaio 2024, in Italia sarà operativa una singola “Zona economica speciale” (Zes) che coprirà l’intero Mezzogiorno, comprendendo le regioni dell’Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. L’obiettivo di questa “Zes unica” è quello di promuovere lo sviluppo economico e l’attrazione di investimenti in queste regioni del Sud Italia.

Le imprese che si insediano o già operano nelle regioni incluse nella “Zes unica” godranno di semplificazioni nei processi di autorizzazione per avviare o espandere le attività produttive. Inoltre, potranno beneficiare di crediti d’imposta per gli investimenti produttivi fino al 2026, con un tasso massimo consentito dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. I tassi di credito d’imposta varieranno in base alle dimensioni delle imprese e alle regioni, ma attualmente sono al 45% per le piccole imprese, al 35% per le medie imprese e al 25% per le grandi imprese, con una riduzione del 15% per gli investimenti in Abruzzo.

Nel contesto degli investimenti agevolati, saranno coperti macchinari, impianti e attrezzature, conformi alle voci B.II.2 e B.II.3 dello schema di bilancio previsto dal Codice Civile. La novità è che ora le imprese potranno ottenere il bonus anche per gli investimenti in terreni e immobili strumentali, nonché per l’ampliamento di immobili strumentali.

Tuttavia, le imprese dovranno impegnarsi a mantenere le loro attività nella Zes per almeno sette anni dopo aver completato gli investimenti per conservare i benefici. Inoltre, ci sono specifiche regole per gli investimenti immobiliari, come il requisito della novità e l’obbligo di eseguire interventi di ampliamento all’esterno delle strutture esistenti.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all’applicazione di questi benefici, confermando l’importanza del “investimento iniziale” e specificando che i beni agevolati devono rientrare in determinate voci di bilancio. Resta da vedere se gli investimenti nel settore dell’agricoltura e della pesca saranno inclusi nei benefici della “Zes unica”.